giovedì 16 luglio 2015

Considerazioni da fare prima di (s)vendere online



Dopo aver fatto operazione di decluttering in casa, spesso saltano fuori oggetti o libri in buono stato di cui ci si vorrebbe sbarazzare, ma come?
Si possono regalare, o si può provare a vendere.
In quest'ultimo caso ci sono alcune considerazioni da fare, secondo me.

Prima di tutto...pensate un attimo a qual è il vostro scopo principale:
- volete liberarvi dell'oggetto tirando su qualche soldo?
- o volete vendere a un certo prezzo (altrimenti niente)?

Sono due opzioni diverse.
La seconda possibilità secondo me ha senso soprattutto se:
- non avete fretta di vendere
- vendere l'oggetto non è per voi una priorità: se lo vendete a un prezzo che vi sembra “equo” bene, se no ve lo tenete
- avete un oggetto di valore (gioiello, libro antico e simili) e vi rivolgete a una certa nicchia di acquirenti.

In questo caso, francamente, non so se consigliarvi la vendita online. O comunque non su generici siti di annunci.
Rischiereste di perdere solo tempo, e pazienza.


1. Chi compra oggetti usati vuole risparmiare
Se una cosa costa 40 euro, difficilmente chi la compra da voi usata vorrà spendere più di 15 (20 a dir tanto).
Consideratelo, prima di mettere in vendita un oggetto.
Molto probabilmente l'oggetto che a voi era costato 40 lo venderete facilmente se lo mettete a massimo 10. E ci sarà anche quello che vi chiede lo sconto.


2. Per vendere online ci vuole tempo
Bisogna scrivere l'annuncio, cercando di essere dettagliati e precisi su:
- tipologia di ottetto
- condizioni
- metodi di pagamento
- prezzo
- metodo di consegna
Poi si aggiunge la foto dell'oggetto.
Poi si pubblica l'annuncio e si aspetta. Anche dei mesi
A quel punto, sappiate che:

3. Per vendere online ci vuole pazienza
Possono passare poche ore o molte settimane, prima che qualcuno vi contatti.
E anche quando lo faranno, nonostante abbiate scritto un annuncio, con foto, come questo:
“ Vendo 5 romanzi di Marquez,.titoli etc etc. edizione cartonata, mai aperti.
Prezzo 3 euro l'uno, spedizione con piego di libri ordinario inclusa.
Se acquistati tutti e 5 insieme, il prezzo è di 13 euro, spedizione con piego di libri ordinario inclusa.
Spedisco solo. Accetto solo pagamenti via paypal.”
...ci sarà sempre chi vi scriverà cose tipo:
- vendi anche romandi di Stefano Benni?
- Non è che fai consegna a mano? Io abito a Torino, ho visto che tu sei a Roma, ma se passi di qui...
- Se li compro tutti e 5 insieme, mi fai 10 euro?
- Quali libri sono?
- Posso pagarti alla consegna?
- Non ho paypal, posso pagare in un altro modo?
E così via....
A quel punto vi chiederete se avete scritto in ostrogoto. Non è così.
Pazientate. A queste persone vedete voi se rispondere o meno.

4. Ci sarà chi vi chiede lo sconto
Come da punti 1 e 3, ci sarà chi, dopo che voi avete deciso un prezzo..vi chiederà di abbassarlo ancora.
Qui sta a voi. Volete sbarazzarvi della cosa in questione al più presto? Accettate.
vi sembra di svendere eccessivamenet? Declinate.
Purtroppo quando si pubblicano annunci nei siti di compravendita tra privati, pare che sia “normale”, per molti acquirenti, chiedere lo sconto.
Io personalmente rifiuto.
Per scelta, io parto già da prezzi bassi (dico davvero, bassi), e non scendo sotto quelli.

Qualcuno, qualche tempo fa, mi diceva: “quando ti vedo vendere online i tuoi libri (o altre cose) a quei prezzi, penso che li stai svendendo. Io non lo farei.”
Questa è una questione molto personale, ma va considerata.
Cosa vuol dire per voi, svendere?
Un libro acquistato a 15 euro qualche anno fa, e rivenduto oggi a 5, è svenduto? E venduto a 3?

Io mi regolo in questo modo.
Se si tratta di oggetti che:
- non uso / non voglio più / non leggerò o rileggerò
- non sono “particolari “ (prime edizioni, gioielli “veri” etc.)
….io svendo.

Ho provato, per un po', a vendere i miei libri usati a un prezzo che mi sembrava ragionevole.
Niente. Ne avrà venduto 1 su 20.
Dopo un po', vedendoli ancora lì' nella libreria, nella zona “in transito”, mi sono detta che potevo anche abbassare i prezzi. Tanto a tenermeli in casa non ci guadagnavo di certo.
In questo modo ne sto vendendo parecchi.
Significa tirar su pochi soldi a pezzo (magari 1 euro o 2 a libro, tolte le spese per spedirli). In questo modo però mi sto liberando di oggetti che tanto non volevo più.
E comunque, alla fine, quei 40-50 euro che ritornano in tasca dopo un po' di vendite...non fanno mica schifo.
Certamente ho svenduto. Ma a me va bene così.
Ho ragionato da “pochi, maledetti e subito” e non mi sono pentita.
Direi che l'importante è questo: non fare le cose controvoglia.
Ognuno valuti come si sente meglio, e decida se mettere o meno quell'annuncio di vendita.

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